Di giorno infermiera, di notte centralinista al telefono erotico
Sono un’infermiera che ama il suo lavoro, un lavoro fatto dalla soddisfazione di portare aiuto a chi ha la sfortuna di passare momenti tristi. Amo il mio lavoro, anche perché tramite esso sono riuscita a conoscere quello che è diventato il mio hobby: il telefono erotico. È successo per caso grazie ad un uomo che ricoverato nel mio ospedale, mi domandava spesso se era possibile avere un po di “riservatezza” nella stanza, quando questo avveniva io provvedevo a mettere un separé vicino il suo letto, cosa questo che lo nascondeva alla vista degli altri pazienti. Incuriosita sbirciai un giorno per vedere quello che avveniva quando era da solo, e lo sorpresi incollato al telefono in una “situazione inequivocabile”, con la sua mano sotto le lenzuola che si dava da fare, su quello che sembrava un gran bell’attrezzo. Il tipo mi piaceva, e non nascondo che nei giorni successivi lo aiutai qualche volta ad “esplicare la pratica” a cui si dedicava. Seppi cosi che si eccitava grazie alla voce che proveniva da un telefono erotico, incuriosita volli provare, prima con lui e poi direttamente nella linea hot che usava, da allora divenni una telefonista.
Il telefono erotico.
Molti non sanno la soddisfazione che si prova nel rispondere alle telefonate erotiche, per me è un vero è proprio “hobby” notturno che spesso mi lascia sveglia tutta la notte, una veglia che non patisco, e che anzi mi da infinite soddisfazioni corporali. Io mi eccito e lo faccio spesso, mi eccito parlando con sconosciuti che a loro volta si eccitano con la mia voce, mi eccito a tal punto che le mie mani spesso corrono vicino alla mia fessura vogliosa, con l’intento di fornire quella soddisfazione che la mia vita da single prima non mi dava. Spesso vengo insieme ai miei amici, amici i quali desiderano un’intimità assoluta con la loro infermiera… del turno di notte. Dico sempre al telefono chi sono, non mi imbarazza confessare a persone che neppure conosco i miei desideri più nascosti, desideri che ripercorro con la fantasia ogniqualvolta il telefono squilla. Non mi stancherei mai di parlare al telefono, del piacere che provo nel coccolare una bella asta turgida, e a volte non ho remore dall’urlare quando i brividi di godimento si impossessano del mio corpo.
Le mie avventure nascoste.
Ormai ho preso una collaudata abitudine, rientro dal lavoro, mangio qualcosa, rigoverno la mia piccola casa, faccio un bel bagno caldo rilassante, indosso il mio intimo più bello, mi metto comoda sul mio lettone a due piazze e accendo il mio smartphone collegato con telefono erotico 24. Fremo dalla voglia di parlare, e l’attesa della prima telefonata non fa altro che esasperare le mie voglie, che di solito con il passar dei minuti raggiungono picchi altissimi. Non ho remore a rispondere a chiunque telefoni, lo faccio con giovani e anziani, con uomini e donne, con singole e coppie. Ogni telefonata è una nuova avventura, avventura che vivo al massimo e che mi lascia distrutta come se fosse un vero rapporto sessuale. Tramite i miei amici ho passato delle serate stupende, serate di sesso estremo e bellissimo, un sesso che mi fa persino scordare le lancette dell’orologio che scorrono. Non è raro che l’alba mi trovi con la cornetta in mano, una cornetta che se potrebbe parlare racconterebbe di litri di sperma, che la mia piccola spacca pelosa ha gettato, quando ricopro il ruolo di …infermiera di notte.